Sabato 26 e domenica 27 settembre saremo in 400 città italiane e in 10 Paesi esteri con Aggiungi un pasto a tavola per sensibilizzare sul tema della morte per fame.Tra le tante ingiustizie che flagellano il mondo c’è la fame, che uccide silenziosamente e colpisce più di 800 milioni di persone nel mondo. Soprattutto bambini, i più fragili e vulnerabili.
E’ una tragedia che si consuma sotto gli occhi di tutti, sempre più vicina a noi. Sono sempre di più le persone italiane che a causa della perdita del lavoro o per problemi di salute o familiari, finiscono a vivere in strada, sui marciapiedi delle nostre città. Persone che fino a poco tempo prima avevano una vita normale e che all’improvviso si trovano ad aver perso tutto, soprattutto la speranza.
Non vogliamo lasciarli soli, perché chi soffre non è un estraneo ma un fratello da accogliere in famiglia e da far sedere alla propria tavola, condividendo con lui la vita di tutti i giorni. E davanti alla sofferenza di un fratello, non possiamo voltarci dall’altra parte.
Ecco perché, anche quest’anno, la Comunità Papa Giovanni XXIII vuole alzare la voce per scuotere le coscienze e riportare l’attenzione su un’emergenza spesso sottovalutata.
Sabato 26 e domenica 27 settembre saremo in 400 città italiane, dal Trentino alla Sicilia, e in 10 Paesi esteri con Aggiungi un pasto a tavola, l’evento della campagna Un Pasto al Giorno, per raccogliere fondi indispensabili per garantire il fabbisogno alimentare delle realtà di accoglienza della Comunità in Italia e in oltre 30 Paesi nel mondo. Per il settimo anno consecutivo, oltre 3000 volontari, in più di 800 piazze e chiese di tutta Italia, proporranno di compiere un gesto concreto di solidarietà.
Con un piccolo contributo riceverai un pacco di pasta – donata dall’azienda Divella – e aiuterai la Papa Giovanni a mettere a tavola, ogni giorno più di 41.000 persone accolte nelle proprie case. La pasta che non verrà distribuita, o che sceglierai di lasciare al banchetto, si trasformerà da subito in un aiuto concreto perché sarà donata alle mense per i senza fissa dimora e alle associazioni del territorio che assistono le famiglie in difficoltà.
Don Oreste diceva che le ingiustizie non vanno sussurrate, ma gridate. E noi non smetteremo di farlo finché anche l’ultimo fratello non sarà salvo. E tu, cosa saresti disposto a fare per un fratello?
Vieni in piazza con noi, dai ci stai?
Per maggiori infomazioni visita: unpastoalgiorno.apg23.org
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