Cresce la penetrazione del mercato cinese Milano, 15 gen – I conti del pastificio Divella sono buoni e, grazie alla sua accorta gestione, “non ha bisogno di quotarsi”. Lo ha detto l’a.d. Vincenzo Divella, parlando a margine della presentazione di Agrex, il nuovo segmento di derivati su merci agricole di Idem (Borsa Italiana).
“Siamo alla quarta generazione, io sono la terza, e abbiamo sempre amministrato con molta oculatezza e per questo – ha spiegato – non abbiamo bisogno di finanziamenti”. Questi, ha precisato, “dovrebbero servire pensare ad acquistare un’azienda, ma noi vogliamo crescere lentamente” come l’impresa ha fatto finora. Una strategia, questa, che continua a premiare il gruppo (fondato nel 1980). “Il 2012 – ha affermato l’a.d. – si chiudera’ con un fatturato di 310 milioni di euro, in aumento del 5% sull’esercizio precedente, per il 35% rappresentato dall’export”. Il gruppo alimentare pugliese oggi e’ presente in 90 Paesi, con i maggiori sbocchi in Australia, Germania, Americhe (dove e’ piu’ alta la presenza di emigrati italiani). Comunque, ha affermato l’imprenditore, “recentemente, per la prima volta, abbiamo spedito merce in Nepal. “E oggi, oltre al Giappone, in Asia c’e’ la Cina verso cui gia’ partono centinaia di container”. Alla Cina, ha aggiunto, “ho venduto anche riso, molto apprezzato perche’ differente dal loro”. Per Mr Divella il segreto di un’azienda per limitare l’impatto della crisi “e’ la diversificazione e guardare all’estero”. Proprio con questi obiettivi la sua impresa, ha sottolineato, ha pensato di allargare il proprio fronte operativo oltre la pasta, arrivando a produrre biscotti, pasta fresca, merendine, farine, conserve, legumi e olio.
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