Nuovi investimenti per il gruppo alimentare Divella, esportatore pugliese con il 40% del fatturato (340 milioni nel 2013) ottenuto sui mercati esteri. Entro il 2015 saranno investiti 30 milioni di euro per raddoppiare le attività del biscottificio, realizzare una nuova linea di produzione di pasta secca (oggi i formati sono oltre 150), ampliare il magazzino e costruire un sito per lo stoccaggio di 15mila tonnellate di grano duro. Con i nuovi investimenti la capacità produttiva del pastificio dovrebbe così passare, entro l’anno prossimo, da 2,2 a 2,5 milioni di quintali annui di pasta. Il gruppo – produttore di pasta di semola di grano duro dal 1890, oggi alla quarta generazione, con 350 dipendenti diretti (180 nell’indotto) – è presente in 130 Paesi. L’ultimo accordo all’estero è quello con l’americana Pizza Hut, che in Cina gestisce una catena di Pizza&Pasta Hut di cui Divella è fornitore. Con questa compagnia il gruppo italiano già lavora a Singapore e l’ultimo accordo potrebbe avere un seguito in Usa. Tra i piani del gruppo pugliese c’è infatti anche lo sbarco in America. Queste le strategie all’orizzonte per Divella, la cui linea di comando è concentrata su 4 persone della terza generazione. «Per essere una grande impresa devo superare almeno i 400 milioni di fatturato, un risultato che potremmo raggiungere entro il 2015 – spiega Francesco Divella, che guida il gruppo con il cugino Vincenzo –. Crescere per noi è necessario perché, ogni giorno, ci misuriamo con multinazionali francesi, americane, tedesche e la globalizzazione impone dimensioni coerenti». L’obiettivo dei 400 milioni non è poi così lontano. Sdecondo le stime del gruppo il fatturato 2014 dovrebbe crescere di un ulteriore 10% rispetto ai 340 milioni del 2013.
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